Il romanzo-saggio di Federico Castigliano è una lettura piacevole e sorprendente.
Protagonista del libro è il flâneur, un individuo che cerca una rivelazione che possa cambiare la sua vita e il suo destino, gettato nella strada da un’inquietudine e mosso da una curiosità che lo distingue dal turista e da chi preferisce stare seduto placidamente in un caffè.
La flânerie è un modus vivendi, uno stile di vita connesso all’idea che la deriva nella città sia uno strumento per la scoperta di sé stessi.
L’autore utilizza la metafora della città come testo o struttura semiotica, in cui il flâneur si muove come un lettore e interprete della scena urbana, alla ricerca di un fiore raro o di un dettaglio nascosto che solo lui riesce a notare. La città diventa un organismo vivente, un libro in cui la storia dell’umanità si sedimenta come le ere geologiche, e la lettura di Parigi diventa una gioia e un passatempo.
La città è sinuosa, stancante, tutta da percorrere e da accarezzare come un corpo di donna.
Il flâneur, quindi, è presentato come un uomo che sa apprezzare le infinite variazioni e le sfumature dei luoghi che già conosce, e la sua camminata libera e senza meta è un’affermazione della sua autonomia di azione e di pensiero. Il libro invita, quindi, il lettore a guardare la città con occhi nuovi e a scoprire la bellezza e la poesia che si nascondono dietro ogni angolo.
(Ultima modifica: 4 Giugno 2023)